Dalla casa di via Vivaio, i due figli di Cesare, Ambrogio ed
Ernesto, con una passeggiata poco
impegnativa possono raggiungere le aule dell'Accademia di Brera, cui entrambi
sono ammessi giovanissimi. Di due anni maggiore rispetto al futuro celebre
architetto, Ambrogio si iscrive nel 1879 alla Scuola di architettura frequentandola
sino al 1881, quindi cede il testimone della vocazione al progetto al fratello
che in quello stesso anno inizia la sua lunga e fruttuosa formazione sotto
la guida di Camillo Boito. Probabilmente più incline all'attitudine
decorativa paterna, Ambrogio si dedica da allora esclusivamente allo studio
del disegno di figura, già intrapreso nel 1880, seguendo a Brera
le lezioni di Raffaele Casnedi e aggiudicandosi in due occasioni la medaglia
di bronzo ai concorsi scolastici: nel 1882 per la copia dal disegno e nel
1884 per la copia in plastica. Proprio nel 1884 si trasferisce alla Scuola
del nudo, quindi conclude la presenza in Accademia con la frequentazione
degli insegnamenti di storia dell'arte tra il 1886 e il 1887. Non essendo
attestata alcuna partecipazione ai corsi accademici di scultura, è
plausibile ipotizzare che l'affinamento della sua formazione alla disciplina
sia stato da allora compito del genitore, e che ai cinque anni dedicati
allo studio della figura si sia in quella fase aggiunta la preziosa esperienza
derivante dalla diretta collaborazione ai lavori paterni. |
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A partire dalla metà degli anni novanta, Ambrogio
è protagonista di una carriera artistica che le tracce documentarie
sino ad oggi reperite, per quanto limitate, fanno ritenere ricca di commissioni
e consumata nel contesto di orizzonti non soltanto milanesi ...[nel] 1897,
... partecipa [alla triennale dell'Accademia braidense] con la statua
in gesso Fisso alla meta e con
il gruppo, ancora in gesso, È il papà. Quale riconoscimento
dell'ormai avviata carriera artistica, il 14 gennaio 1895 gli giunge la
nomina a Socio Onorario dell'Accademia milanese in virtù dell'acquisita
"meritata rinomanza di esimio cultore di Belle Arti" ... (estratto
dalla biografia scritta da Carlo Migliavacca) |